NAPOLI. Dal nostro inviato
Il primo "correttivo" all'estate liberalizzatrice delle professioni, almeno per quello che riguarda i notai, è pronto per il debutto. Il ministro della Giustizia, Paola Severino al 47° congresso del Notariato aperto ieri pomeriggio davanti ai 1.500 delegati del Teatro San Carlo, porta la prima delle buone novelle attese dalla platea. Il decreto di rivisitazione delle ex tariffe professionali «è in avanzata fase di realizzazione» ha detto il ministro, un percorso che porta ad abbandonare «una logica di predeterminazione amministrativa di liquidazione giurisdizionale dei compensi e questo è un passaggio di grande apertura sul mondo delle professioni su cui non dobbiamo tornare indietro». In questo senso e per quanto riguarda i notai, ha aggiunto la Severino «è importante arrivare a una maggiore specificità nella individuazione delle prestazioni, aggiungere scaglioni per gli atti immobiliari, rivedere la tabella sugli atti mobiliari e quella sugli atti societari», dimostrando una «massima disponibilità a rivedere ciò che questi mesi di operatività hanno evidenziato essere davvero critico, senza preconcetti né preclusioni». Ma nel mirino della Giustizia c'è anche un altro tema molto caro al ministro, l'accesso alla professione: «Avverto l'esigenza che l'accesso necessiti di una rivisitazione normativa – ha spiegato la Severino - per creare una più qualificata selezione non disgiunta da auspicabili e necessari tempi ragionevoli della procedura concorsuale. Dobbiamo assicurare che alla professione accedano solo i migliori». L'intervento, da quanto ha lasciato intendere il ministro, partirà già dall'università, dove «si dovrebbero valorizzare più i profili che i giovani sono in grado di scegliere dopo il primo triennio di studi».
Le prove tecniche di intesa, che peraltro sembra già funzionare bene, tra via Arenula e il Notariato non esauriscono però il tavolo delle richieste della categoria, messe in fila dal presidente dei notai italiani, Giancarlo Laurini. Lo scenario uscito dal Dl Sviluppo del 24 gennaio scorso necessita di una serie di correttivi, che spaziano dalle società tra professionisti all'organizzazione territoriale fino al Codice deontologico. Sulle Stp, ha detto Laurini, «il Cnn rileva che l'applicazione tout court al Notariato rischia di stravolgere la funzione pubblica nel nostro Paese, allontanandolo e non avvicinandolo all'Europa, nel quale i notai possono associarsi soltanto tra loro, con esclusione di multi professionalità e investitori di capitale. Su questo punto la categoria le chiede, signor Ministro, una attenta valutazione delle nostre ragioni».
Nel dibattito sul futuro della funzione notarile, Laurini ha lanciato poi la proposta dell'ampliamento delle competenze della professione, puntando soprattutto a sgravare la magistratura e alcuni settori della Pa «senza nulla mai togliere alle competenze di altre professioni, legali e non, in particolare all'avvocatura, sul punto voglio essere ben chiaro», ha sottolineato il presidente dei notai. Sul ruolo fondamentale giocato dalla professione notarile, tanto più in un momento di profonda crisi economica e sociale come quella che il Paese sta attraversando, si era soffermato anche all'apertura dei lavori congressuali il presidente del Senato, Renato Schifani, che nel notariato riconosce e al notariato affida un ruolo di presidio della legalità e di sentinella rispetto alle infiltrazioni criminali. «Le istituzioni – ha detto Schifani – vi chiedono già tanto: essere esattori dello Stato ma anche garanti del diritto, imprenditori e sentinelle rispetto alle violazioni di ordine penale. Un carico già gravoso al quale si aggiunge quello di individuare il denaro della criminalità». E sul tasto della legalità ha battuto anche il sindaco partenopeo, Luigi De Magistris, un obiettivo per il quale «occorre mettere insieme professionalità e persone». Di qui l'importanza di una categoria, come quella dei notai, che rappresentano «i custodi della legalità formale e sostanziale».
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Gli interventi
Renato Schifani PRESIDENTE DEL SENATO «Le istituzioni vi chiedono già tanto: essere esattori dello Stato ma anche garanti del diritto, imprenditori e sentinelle rispetto alle violazioni di ordine penale. Un carico già gravoso al quale si aggiunge quello di individuare il denaro della criminalità»
Paola Severino MINISTRO DELLA GIUSTIZIA «La revisione dei parametri è dietro l'angolo. Per quanto riguarda i notai è importante arrivare a una maggiore specificità nella individuazione delle prestazioni, aggiungere scaglioni per gli atti immobiliari, rivedere la tabella sugli atti mobiliari e quella sugli atti societari»
Giancarlo Laurini PRESIDENTE DEI NOTAI «Sarebbe opportuno ampliare le competenze della professione, puntando soprattutto a sgravare la magistratura e alcuni settori della Pa senza nulla mai togliere alle competenze di altre professioni, legali e non, in particolare all'avvocatura»
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